Controllo con liquidi penetranti (PT) Tecnica impiegata per identificare cavità o cricche affioranti


Il principio fisico su cui si basa questo metodo sfrutta la capacità di alcuni liquidi di penetrare per capillarità nelle fessure, cavità o cricche affioranti, anche se sottilissime.

Il liquido può essere applicato in vari modi: lo spray, il pennello e l’immersione. Le superfici da controllare devono però essere perfettamente sgrassate, e liberate da ogni ostruzione.

Dopo la penetrazione, il liquido eccedente viene rimosso dalla superficie, generalmente con acqua; il lavaggio però non asporta il liquido contenuto nelle fessure affioranti che non possono essere raggiunte da normali liquidi.

Prodotti controllabili:

Laminati, forgiati, trafilati, fusioni, getti, saldature. Possono essere rilevati difetti in fusioni come giunti freddi e cricche di ritiro

Vantaggi:

Il vantaggio di questa tecnica è quello di poter essere utilizzata su materiali non ferromagnetici. E’ un tipo di esame anche molto veloce ed economico.

Svantaggi:

Non può essere utilizzato nei materiali porosi o verniciati, in superfici  filettate o di geometria troppo complessa, nei getti di ghisa, nei microfusi d’acciaio, e nell’acciaio sinterizzato. Così come il controllo magnetoscopico, è una tecnica utilizzata unicamente per difetti superficiali.

Principali norme di riferimento:

  • EN 970, UNI EN 10228-2
  • ASME V Art. 6

Oltre al metodo tradizionale, vengono anche eseguiti controlli con liquidi penetranti fluorescenti ad illuminazione con lampada di Wood.